I carabinieri del Ros con i colleghi del Comando Provinciale di Caserta, poliziotti e finanzieri hanno arrestato 57 persone fra le provincie di Caserta, Napoli, Frosinone, Modena, Reggio Emilia, Catania: sono accusare a vario titolo di essere collegate al clan dei Casalesi. L’inchiesta riguarda il gioco d’azzardo e l’operazione é stata coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli. Centinaia di milioni di euro il valore dei beni messi sotto sequestro.
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Faida di camorra a Scampia: arrestato anche Raffaele Di Lauro, 19 anni, figlio del boss Paolo
Faida di Scampia : i carabinieri hanno arrestato anche Raffaele Di Lauro, 19 anni, figlio del boss Paolo. il blitz é scattato dalle prime ore di questa mattina ed é in corso l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal g.i.p. del tribunale di napoli su richiesta della procura distrettuale antimafia nei riguardi di 110 persone, gravemente indiziate dei delitti di associazione di tipo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti, tentato omicidio e detenzione di armi, aggravati da finalità mafiosa.
al centro delle indagini, delegate ai carabinieri del r.o.s. e del comando provinciale di napoli, le attivita’ illecite del clan “di lauro”, con particolare riferimento ad ingenti traffici di cocaina, approvvigionata dalla spagna, per alimentare le piazze di spaccio dell’hinterland partenopeo. colpito dal provvedimento anche il circuito relazionale dei piu’ stretti favoreggiatori del capo clan, il latitante marco di lauro.
Camorra: patto fra i clan Mallardo, Licciardi e Bidognetti per gestire i traffici illeciti da Napoli al basso Lazio
47 arresti sono stati eseguiti dai Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Napoli. Si tratterebbe di presunti affiliati ai clan Mallardo di Giugliano, Licciardi di Secondigliano e Bidognetti di Casal di Principe. Una specie di triumvirato per gestire i traffici illeciti nella zona a nord di Napoli, in particolare nel Giuglianese, ma anche in molti comuni delle province di Napoli e Caserta: così – secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia – si era riorganizzato il clan Mallardo stringendo ancora di più accordi con i suoi alleati: i reati vanno dall’associazione mafiosa all’estorsione, alla detenzione di armi da guerra. Di questo Direttorio che doveva mantenere il controllo delle estorsioni e del traffico di droga aveva parlato un pentito del clan dei Casalesi.
E adesso -con i capi tutti condannati all’ergastolo, con le nuove leve che sgomitano- il patto era diventato esecutivo. Fino ad oggi. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni per milioni di euro.
Camorra, terra bruciata intorno a Marco Di Lauro. Dieci fermi a Secondigliano, trovato il libro mastro del clan
Dieci persone sono state sottoposte a fermo su richiesta della DDA, fermi eseguiti dai carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Napoli: si tratta di presunti affiliati o iancheggiatori dle gruppo che fa capo a Marco Di Luro, latitante. I fermati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, traffico e spaccio di droga. Oltre che di aver favorito la latitanza di Marcao Di Lauro. Numerose le perquisizioni nella zona del Rione dei Fiori, ,a Secondigliano: nella documentazione sequestrata -fanno sapere gli investigatori -è trascritta in maniera precisa e scrupolosa la contabilità da ottobre 2008 a giugno 2010, con l’elencazione delle entrate e uscite del clan per l’acquisto di stupefacente, il mantenimento degli affiliati liberi e detenuti e delle famiglie di questi ultimi (l’elargizione di un “vitalizio” mensile da 1.000 a 2.000 euro a secondo del ruolo rivestito dai “carcerati”).
In rilievo anche le spese minime (pizze per le vedette nei turni serali, carburante per le auto e le moto) annotate in maniera certosina dal contabile per il buon funzionamento “dell’impresa”.
Nel solo mese di maggio 2010 i rendiconti evidenziano entrate per 2.600.000 euro a fronte di uscite per 1.850.000 euro, con un avanzo di 750.000 euro.
Napoli, operazione del Ros: 16 arresti, 3 all’estero, sequestrati documenti e timbri falsi.Sospetti legami con il terrorismo
Buona parte degli arrestati sono di origine maghrebina, 3 sono stati catturati all’estero, due si sono resi latitanti. Tra le persone coinvolte anche un tipografo napoletano. Sono stati sequestrati documenti e timbri falsi, 15 mila euro in contanti. I carabinieri del Ros di Napoli stanno cercando di stabilire se le 16 persone destinatarie del’Ordinanza di custodia cautelare avessero legami con le cellule del terrore.