Traffico di hascisc Italia – Spagna: 20 arresti a Napoli, sequestrati kalashnikov e droga

Dalle primissime ore del mattino, i Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli sono impegnati nell’esecuzione di dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Napoli nei confronti di altrettanti pericolosi soggetti, alcuni dei quali affiliati a clan della provincia e del capoluogo partenopeo.
L’attività odierna interessa anche altre Regioni italiane e rappresenta l’atto finale di complesse indagini di polizia giudiziaria delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) e condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, che hanno consentito – dal loro avvio – tra l’altro di:
• arrestare circa venti persone resesi responsabili dei gravi reati di associazione finalizzata al traffico illecito di droga ed armi;
• sequestrare circa 3,5 quintali di hashish, fucili mitragliatori Kalashnikov e una bomba a mano;
• reprimere, durante lo scorso anno, nelle acque internazionali al largo delle Isole Baleari (Spagna) un traffico illecito di circa 10 tonnellate di hashish.
L’imponente inchiesta giudiziaria ha consentito di accertare l’esistenza e l’operatività di un agguerrito gruppo criminale con varie ramificazioni nel territorio nazionale ed estero, dedito in particolare all’importazione in Italia di ingenti quantitativi di hashish destinati alle principali “piazze di spaccio” della provincia di Napoli.

Napoli, terremoto negli Uffici giudiziari: arrestati avvocati, cancellieri, commessi e operatori

I Finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria del Comando provinciale di Napoli hanno eseguito stamattina 26 ordinanze cautelari, di cui 3 in carcere, 22 ai domiciliari e una misura interdittiva provocando un vero e proprio terremoto in Corte d’Appello e al Tribunale di sorveglianza.Tra gli arrestati vi sono 4 avvocati e 9 tra cancellieri, commessi e operatori giudiziari. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione in atti giudiziari, violazione del segreto istruttorio, occultamento di fascicoli processuali e accesso abusivo ai sistemi informatici. Tutti reati che sarebbero stati commessi all’interno di uffici giudiziari di Napoli, in particolar modo presso la Corte d’Appello e presso il Tribunale di sorveglianza. L’indagine della Finanza coordinata dal procuratore aggiunto Alessandro Pennasilico.

Clan dei Casalesi: la Guardia di Finanza sequestra beni del clan Perreca- Delli Paoli a due imprenditori

I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un provvedimento di sequestro patrimoniale di beni mobili ed immobili intestati a due noti fratelli imprenditori del Casertano ai qualimcon lemrispettive consorti erano già stati messi i isgilli a beni per 35 milioni di euro. Adesso con il provvedimento emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Collegio per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione (Presidente dott. Raffaello Magi) sono stati sequestrati beni per altri 10 milioni di euro. Le più indagini dei militari del GICO del Nucleo Polizia Tributaria hanno consentito di accertare l’esistenza di ulteriori 5 società nella disponibilità dei due imprenditori ritenuti – anche in relazione a dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia – prestanome e riciclatori del “clan Perreca-Delli Paoli”, egemone nei comuni di Marcianise, San Nicola la Strada e Recale, tutti in provincia di Caserta ed aderente al cartello camorristico del clan dei Casalesi. Le usocietà (di cui quattro aventi la veste giuridica di società cooperative a scopo mutualistico ed una di capitale) hanno tutte la sede legale in Roma ed operano nel settore della logistica, del trasporto di merci nonché in quello della compravendita e/o gestione immobiliare, con unità operative ubicate nel Centro e Sud Italia.

Droga, 27 arresti a Torre Annunziata: 6 sono minori e 12 donne

Erano in buona parte minorenni e donne gli spacciatori arrestati dai Finanzieri di Napoli a Torre Annunziata che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per 27 persone. Le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata hanno permesso di fermare un gruppo dedito allo spaccio che riforniva centinaia di persone provenienti dalle province di Napoli e Salerno.

Walter Lavitola, nuova ordinanza per estorsione a Berlusconi, arrestato pure Carmelo Pintabona

i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Walter Lavitola, già detenuto: l’accusa è di estorsione aggravata nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di trasferimento fraudolento di beni. Arrestato anche Carmelo Pintabona, italiano residente in Argentina, esponente dell’MPA. Pintabona è stato fermato a Palermo. Secondo le accuse formulate dalla Procura di Napoli ed accolte dal Gip presso il Tribunale partenopeo Lavitola nel corso del periodo trascorso in Sudamerica avrebbe goduto dell’aiuto di Pintabona ed avrebbe cercato di ottenere soldi da Silvio Berlusconi.

Casalesi: confiscata la villa di Nicola Schiavone, hi-tech e mobili firmati, era classificata abitazione popolare

Ancora guai per la famiglia del boss dei Casalesi : i finanzieri del Comando provinciale di Napoli hanno confiscato la villa dove viveva Nicola Schiavone, il primo dei figli di Sandokan a finire in manette. Un’abitazione classificata come popolare anche se si tratta di una casa lussuosa, di 300 metri quadri,iper tecnologica e piena di mobili costosi e di qualità. da un monitor in un enorme salone dall’interno si poteva controllare la situazione all’esterno della casa con una serie di telecamere. Molto mobili e divani di design, griffatissimi. Il bagno ricoperto da mosaici. Tutto un po’ barocco. Questione di gusto, ovviamente…

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Camorra, clan Fabbrocino: sequestrati beni per 1 miliardo di euro. 22 arresti, coinvolti anche giudici tributari

Una maxi operazione contro il clan Fabbrocino al quale i Finanzieri di Napoli stanno sequestrando beni per 1 miliardo di euro. 22 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 25 agli arresti domiciliari, 13 divieti di dimora. Tra i destinatari dei provvedimenti ci sono 28 funzionari pubblici, tra i quali giudici tributari. Nell’indagine sarebbero coinvolti con esponenti di spicco del clan anche imprenditori impegnati nella commercializzazione dei metalli ferrosi, della compravendita immobiliare e della gestione alberghiera.