Massimo Troisi e il suo ricordo sempre vivo. Oggi avrebbe 63 anni

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Oggi avrebbe spento 63 candeline e chissà magari avrebbe al suo attivo un Oscar e chissà quanti altri premi: di sicuro Massimo Troisi è sempre nel cuore e nel ricordo di tanti.

Di avere un cuore matto lo aveva scoperto fin da piccolo, a portarlo via troppo presto, il 4 giugno del 94, fu un attacco cardiaco per una febbre reumatica. Solo due giorni dopo aver completato le riprese del Postino, il suo film capolavoro. Per quel film qualche tempo dopo fu candidato all’Oscar.
Grazie a lui nacque una figura nuova nel cinema: l’antieroe, una vittima di questi tempi, un personaggio pieno di dubbi, preoccupazioni e contraddizioni proprio come i giovani di oggi.

Attualissimo tanto da aver ispirato anche un altro attore napoletano, Alessandro Siani, amatissimo dal pubblico di ogni età , Troisi era più che moderno. Era avanti.

troisi_danieleÈ il suo compleanno e ci piace pensarlo con l’amico Pino Daniele, pure lui scomparso troppo presto, pure lui dal cuore matto.

Massimo Troisi per Pino scrisse una poesia ( ‘O ‘ssaje come fa ‘o core) messa poi in musica dal cantautore che era proprio un’allusione a quel cuore che li faceva disperare.

Juventus – Napoli: pure il sindaco di New York Bill De Blasio tifa per gli azzurri. Suo figlio no…

Bill de BlasioIl sindaco di New York , Bill de Blasio, chiare origini italiane, anzi campane, tifa Napoli e lo fa sapere anche sui social. Suo figlio, con sua grande tristezza, è per la Juventus.

Persino oltreoceano Juventus – Napoli cattura tutte le attenzioni. I confronti fra le due squadre riempiono da settimane i giornali sportivi, i canali televisivi sportivi e non solo TV generalista, giornali femminili, siti di gossip: non si parla d’altro.

I giocatori juventini si affannano a spiegare che vinceranno loro, vedi Pogba, Dybala e compagni. Dall’altra parte Maurizio Sarri parla poco, prova schemi, guarda video degli avversari. I calciatori azzurri sono sereni ed hanno fatto ancor più gruppo: guidati dal capobanda Pepe Reina hanno festeggiato il compleanno di Callejon cantando quello che ormai è diventato un grido di battaglia:

“un giorno all’improvviso mi innamorai di te, il cuore mi batteva non chiedermi perché , di tempo ne è passato ma sono ancora qua, ed oggi come allora difendo la città….”.

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Camorra, la mattanza continua: 12 morti dall’inizio dell’anno nel napoletano

La camorra torna a sparare e lo fa ancora una volta nella zona di Nola, provincia di Napoli: Francesco Tafuro, 32 anni, incensurato e Marcello Liguori, 31 anni, qualche precedente per gioco d’azzardo sono stati uccisi nelle campagne di Saviano. I loro corpi senza vita sono stati ritrovati dai carabinieri vicino all’auto di uno dei due. L’ultimo agguato nella zona a Mariglianella, dove il 28 gennaio è stato ucciso il pregiudicato Vincenzo Artistico.

Con questo duplice omicidio il bilancio dei morti ammazzati dall’inizio dell’anno sale a 12.

È la geografia della mala che sta cambiando: secondo la Dia a Napoli e in provincia ci sono ben 110 clan che possono contare su 5 mila persone, fra loro ci sono molti, troppi minorenni che vivono gli scontri fra bande come se fossero in un videogioco. Con il paradosso che più arresti ci sono, più scalano le gerarchie criminali i giovanissimi.

Tutto in nome di un lucroso affare: quello della droga. Dove pochi, i narcos nostrani collegati con trafficanti di droga sudamericani e spagnoli, investono i soldi di molti, cioè gli esponenti dei tanti clan che provano a dividersi le piazze di spaccio.