Pomigliano d’Arco, in 4 mila in corteo per dire sì al referendum

Certo fa un po’ sensazione vedere che a Pomigliano d’Arco il rosso Alfa non c’è più fuori dallo stabilimento: al suo posto c’è l’azzurro Fiat. Fa sensazione perchè l’Alfa Romeo è nata proprio qui, ad opera di un ingegnere di Sant’Antimo, a pochi chilometri: Nicola Romeo. Alfa stava per Anonima lombarda fabbrica automobili. Ma almeno adesso la fabbrica tornerà a vivere, sia pure con la Panda. Erano in 4 mila, uno più uno meno, a filare in corteo con fiaccole e candele per dire sì al referendum. Un dipendente, con le lacrime agli occhi, mi ha detto “noi vogliamo soltanto lavorare , perchè il lavoro è dignità”. Si sono organizzati da soli, con il passa parola, senza bandiere, senza sigle soltanto per dire sì. In campo anche il sindaco della cittadina: sono almeno 1000 i dipendenti Fiat che sono di Pomigliano d’Arco. Continua a leggere

Tom Perry a piedi nudi sul Vesuvio il 25 luglio per incoraggiare Napoli

 

 

Tom Perry

Tom Perry

Salirà e scenderà di corsa dal Vesuvio Tom Perry, l’uomo a piedi nudi, famoso per le sue performances in mezzo mondo: vuole dimostrare sensibilità per Napoli, richiamare l’attenzione su questa città unica al mondo ma troppo spesso alla ribalta della cronaca per vicende poco piacevoli. “Togliere le scarpe – dice Perry – significa recuperare valori dimenticati e testimoniare metaforicamente l’esigenza di un ritorno alle origini”. Continua a leggere

Falsi invalidi a Napoli, vuota il sacco il principale indagato

Salvatore Alajo comincia a fare nomi e cognomi, a rivelare chi c’è dietro la maxi truffa dei falsi invalidi napoletani dopo aver revocato i suoi avvocati. Il consigliere indagato e ritenuto dagli inquirenti la mente dell’operazione potrebbe chiamare in causa medici, avvocati, funzionari ma anche spiegare se c’è un  coinvolgimento dei clan: insomma, scatenare un vero putiferio. Continua a leggere

Avellino, vecchietta truffata: sequestrati 3 milioni di euro dai carabinieri

Si era fatto firmare una procura da una vecchietta di 86 anni ed aveva fatto transitare tutti gli averi della poveretta su un suo conto corrente: così i carabinieri di Ariano Irpino hanno denunciato un uomo di 62 anni e sequestrato 3 milioni di euro. Approfittando delle precarie condizioni di salute dell’anziana signora, l’uomo le aveva fatto firmare anche un testamento in cui veniva nominato erede universale, oltre alla procura. Ad insospettire i carabinieri l’improvviso cambio di tenore di vita: troppi lussi all’improvviso e sono scattate le indagini.